Unioncamere: nel commercio la crisi e’ più dura per i piccoli negozi. Cidec: sempre più serrande abbassate
In Primo Piano — By Ufficio Stampa on 2012/12/07 11:36“La crisi dei consumi esige più attenzione da parte del Governo. Sono a rischio almeno 30mila piccoli negozi di vicinato, che fanno i conti con una crisi gravissima e con un calo dei consumi inesorabile”. Così il presidente nazionale della Cidec, Paolo Esposito, commentando i dati forniti da Unioncamere relativamente alla crisi dei negozi di vicinato. “La pesante manovra economica del Governo, l’inasprimento delle tasse, l’Imu, avranno pesanti ripercussioni sulle imprese del commercio – sottolinea Esposito – si registra una flessione sia per i prodotti alimentari sia per i prodotti non alimentari, segno evidente della crisi della domanda interna. Molti negozi rischiano di non riaprire con il nuovo anno. Secondo Unioncamere, nel commercio l’avvicinarsi della fine dell’anno non risolleva complessivamente le prospettive delle imprese commerciali rispetto al III trimestre (-11,9 punti il gap tra ottimisti e pessimisti), ma ripropone un differenziale tra le previsioni degli operatori con piu’ di 20 dipendenti e quelli piu’ piccoli (rispettivamente, +31,1 e -28,6 punti). La distanza nelle prospettive tra le classi dimensionali e’ particolarmente profonda tra i dettaglianti no-food e la Gdo; per quest’ultima, in particolare, le attese per le vendite legate alle festivita’ sono decisamente positive, con oltre la meta’ delle imprese che punta a realizzare aumenti. Differenziate le previsioni su scala territoriale: il Nord esprime previsioni migliori della media nazionale (-4,7 Nord Ovest e -9,5 Nord Est), mentre al Centro-Sud le prospettive si mantengono peggiori (-15,5 Centro e -16,9 Sud e Isole). Il consuntivo del III trimestre 2012 su base tendenziale per il commercio e’ in drastico calo: le vendite perdono l’8,3%. I dettaglianti di prodotti non alimentari subiscono un ridimensionamento del fatturato di oltre il 10%, mentre la Gdo riesce a contenerlo nell’ordine dell’1,5%.