Turismo/Sicilia: ripresa si, ma lenta
Dal Territorio — By Ufficio Stampa on 2013/08/01 15:02Primi timidi segnali di risveglio per l’economia in Sicilia si avvertono partendo dalla provincia di Palermo. Il secondo trimestre dell’anno, infatti, non solo recupera il saldo negativo del precedente, ma mostra un notevole rafforzamento numerico del sistema imprenditoriale palermitano: le iscrizioni sono state 1988, infatti , il 58% in più delle cessazioni che sono state 1229. Anche rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le iscrizioni diminuiscono di poco più dell’1%, mentre le cessazioni sono diminuite di quasi il 12%. A Palermo e provincia, dunque, La Camera di Commercio oggi conta 99.346 imprese, escluse le unità locali. Rimane però l’allarme per l’occupazione: nonostante l’incremento del numero delle imprese, il totale degli addetti delle imprese palermitane registra una contrazione di oltre il -13%; rispetto al secondo trimestre 2012, con un valore più che doppio rispetto a quello nazionale (-6,4%). “Nell’analisi dei dati – precisa Roberto Helg, Presidente della Camera di Commercio -, si deve considerare che l’andamento delle iscrizioni e delle cessazioni è molto diverso in relazione alla forma societaria. Nel primo semestre 2013, il saldo positivo è determinato, principalmente dalle società di capitali e dalle “altre forme”; le società di persone sono quasi in pareggio, mentre tra le imprese individuali, le cessazioni sono ancora superiori alle iscrizioni.”
Ma a fronte di dati moderatamente incoraggianti provenienti dalla Camera di Commercio, ci sono quelli devastanti della Cidec. “Ogni giorno in Sicilia chiudono i battenti dieci attività imprenditoriali nel settore alberghiero e della ristorazione“ dice il presidente regionale della Confederazione Italiana Esercenti Commercianti Salvatore Bivona, che rende noti i risultati di una ricerca realizzata dall’Osservatorio per lo sviluppo economico interno all’associazione di categoria. “Si tratta di un dato estremamente preoccupante – aggiunge Bivona – che ci induce a chiedere con urgenza al governo regionale azioni mirate a sostegno del turismo che preveda un piano di alleggerimento fiscale a favore di albergatori e ristoratori per superare questo momento estremamente complesso”.