Turismo: Gnudi a Regioni, promozione e’ troppo frammentata
Archivio Notizie, Attualità, Press — By admin on 2012/01/19 13:36Audizione alla Commissione Industria del Senato.
Il nostro paese ”ha bisogno di una country strategy, definendo su quali segmenti intendiamo puntare per recuperare competitivita’ internazionale e per intercettare la nuova domanda di turismo”. Lo ha spiegato il ministro per gli Affari Regionali, il turismo e lo sport, Piero Gnudi, nel corso di un’audizione alla Commissione Industria del Senato. ”Occorre concentrarsi su un numero ridotto di progetti integrati, piu’ che disperdere le risorse in troppe azioni che rischiano di non raggiungere la dimensione minima per rivolgersi ai mercati internazionali. Insieme alle Regioni- ha adetto Gnudi – intendo definire come favorire il coordinamento tra livello centrale e periferico; a quali segmenti del mercato rivolgersi; quali prodotti vendere e come collocarli; come stimolare la crescita delle imprese del settore, ad esempio dando impulso alla costituzione e realizzazione dei distretti turistici”. Poi Gnudi ha denunciato che ”l’azione promozionale del nostro paese e’ oggi troppo frammentata in molteplici iniziative locali che non riescono a fare sistema e a realizzare utili sinergie. Le Regioni adottano la propria strategia promozionale, ciascuna con la propria campagna, il proprio logo e slogan di riferimento. Questa promozione cosi’ parcellizzata, specie sui mercati internazionali dei Paesi emergenti, dove l’Italia viene percepita quale destinazione europea e dove le realta’ locali risultano spesso completamente sconosciute.
I nostri competitor diretti (Francia e Spagna) puntano da sempre la loro attenzione alla promozione del ”marchio ombrello” della destinazione Paese per poi favorire la conoscenza delle singole destinazioni territoriali, che possono far leva sul valore aggiunto del brand nazionale.
Diventa quindi determinante – ha concluso – far fronte alla concorrenza internazionale attraverso una politica che qualifichi l’offerta con un brand riconoscibile del ”prodotto Italia”, che serva da traino alle peculiarita’ delle diverse offerte turistiche locali. L’obiettivo e’ quello di lavorare per ”l’Italia plurale”, mediante un’azione comune che nel pieno rispetto delle autonomie, si muova all’interno di un quadro programmatico, fondato sul ricorso ad iniziative congiunte e coordinate in termini di mercati, target e strategie. Rimane fondamentale intervenire sulla comunicazione al fine di sostenere con i migliori strumenti il turismo italiano”.