Rottamazione cartelle, c’è l’incognita pace fiscale: non pagare conviene?
Attualità — By cidec on 2018/09/26 13:07Per i contribuenti che hanno ancora qualche cartella esattoriale da ‘rottamare‘, il 1° ottobre è una data molto importante, visto che rappresenta ben tre scadenze. Lunedì sarà il termine ultimo per pagare la quinta ed ultima rata della prima definizione agevolata e la seconda rata della rottamazione–bis per i carichi affidati alla riscossione da gennaio a settembre 2017, ed inoltre sarà anche l’ultimo giorno entro cui l’Agenzia delle Entrate-Riscossione dovrà comunicare ai ripescati della prima rottamazione e ai contribuenti che hanno presentato la domanda entro il 15 maggio scorso gli importi per i carichi relativi al periodo tra il 2000 e il 2016. Per questi le scadenze in entro cui pagare le rate saranno 31 ottobre e 30 novembre 2018 e 28 febbraio 2019. Rottamazione cartelle, c’è l’incognita pace fiscale: non pagare conviene?
„Date e scadenze su cui aleggia l’ombra della pace fiscale, la sanatoria che il governo sta pensando di inserire nel decreto fiscale di fine mese annunciato dal ministro e vicepremier Di Maio. Una misura che dovrebbe tradursi in una consistente riduzione dei debiti dei contribuenti, una sorta di sanatoria delle cartelle esattoriali con un’aliquota del 10% per chiudere i cosiddetti ‘conti col passato’, più bassa rispetto al 15% che era stato ipotizzato fino a questo momento. Invece, per quanto riguarda il tetto di imposta e le multe dovute, in campagna elettorale si era parlato di una soglia sui 200mila euro che adesso potrebbe salire fino ad un milione di euro. Rottamazione cartelle, c’è l’incognita pace fiscale: non pagare conviene?
„Con la possibilità che la pace fiscale arrivi in un futuro piuttosto prossimo, molti contribuenti si stanno chiedendo se sia meglio pagare le rate in scadenza o attendere un eventuale sconto che potrebbe scaturire dalla sanatoria proposta dal governo. Un dubbio che riguarda soprattutto chi ha aderito alla rottamazione-bis, visto che per la prima manca soltanto l’ultima rata. Ma saltare il pagamento potrebbe rivelarsi molto rischioso, soprattuto perché ad oggi non vi è certezza dell’attuazione della pace fiscale e delle effettive conseguenze che potrebbe avere.