Oggi liberalizzazioni al voto di fiducia
Archivio Notizie, In Primo Piano, Press — By admin on 2012/03/01 13:36Tutte le novità punto per punto
Il ministro dei Rapporti col Parlamento, Piero Giarda, ha posto la fiducia in Aula al Senato a nome del Governo sul maxiemendamento al decreto legge sulle liberalizzazioni. Il voto inizierà alle 16,30. Lo ha stabilito la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama che ha deciso tempi e modalità del voto, secondo quanto riferito dal presidente Schifani in Aula. Dalle 11,30 alle 14,30 ci sarà la discussione generale sulla fiducia, alle 15 inizieranno le dichiarazioni di voto, trasmesse in diretto televisiva; alle 16,30 inizierà la prima chiama dei senatori. L’esito del voto é atteso intorno alle 17,15.
TAXI – Per quel che riguarda i taxi, alla fine, saranno i Comuni a fissare, se lo riterranno necessario, l’aumento delle licenze. È vero che è stata istituita l’Autorità dei trasporti, che sulle licenze potrà dare un parere, ma non vincolante, il che significa che i sindaci saranno liberi di non tenerne conto.
E I SINDACI, saranno sempre propensi a non concedere nuove licenze. L’Autorità potrà rivolgersi al Tar, ma è evidente che rispetto alla prima bozza del testo, in cui il potere di concedere licenze spettava interamente all’Autorità, il passo indietro fatto dal governo è stato più che significativo. In parole povere, hanno vinto i tassisti.
FARMACIE ? Per quel che riguarda le farmacie va evidenziato l’innalzamento del tetto richiesto per l’apertura di nuovi esercizi. Si è passati da 3mila a 3.300 abitanti. Sono stati stabiliti i concorsi per le quote.
LE PARAFARMACIE potranno vendere soltanto i farmaci che verranno tolti dalla lista della fascia C. La differenza più significativa, rispetto alla prima versione del decreto liberalizzazioni, sta nell’innalzamento del tetto per aprire una nuova farmacia.
PROFESSIONISTI – Il capitolo professionisti, è sicuramente quello più corretto. Nella bozza originaria del testo, era previsto per avvocati e commercialisti, l’obbligo di presentare al cliente un preventivo scritto. La non presentazione di tale preventivo li avrebbe resi passibili di una sanzione disciplinare da parte dell’ordine di riferimento.
CON LA RISCRITTURA del testo, cade del tutto l’obbligo di presentazione del preventivo che diventa così una mera scelta del cliente. Rettificati i parametri in merito al tirocinio. L’obbligo di retribuzione ci sarà solo dopo i primi sei mesi di lavoro. Per quel che riguarda i notai, non sarà innalzato il numero.
Le novità degli ultimi giorniFarmacie e taxi a parte, ecco l’elenco di tutti i più importanti emendamenti:
Conti correnti per i pensionati: previsto un conto corrente a spese zero per i pensionati che percepiscono una pensione non superiore ai 1.500 euro. Verranno pertanto azzerate le spese di apertura e di gestione dei conti. Si tratta di un provvedimento da ricollegare all’esigenza di disciplinare gli incassi dalla pubblica amministrazione non più tramite contanti, ma tramite accredito su rapporto bancario o carta prepagata. In questo modo il governo cerca di agevolare i pensionati che hanno dovuto aprire un conto corrente per continuare a ricevere la pensione, evitando di crear loro pregiudizi monetari.
Mutuo senza conto corrente: si potrà ottenere un mutuo anche senza aprire un conto corrente presso la stessa banca. Verrà pertanto definita come pratica commerciale scorretta quella della banca che obbliga all’accensione del conto in caso di stipula del mutuo. Al giorno d’oggi chi richiede un finanziamento immobiliare presso una qualsiasi banca è soggetto alla necessaria apertura del conto presso la stessa. Con la modifica, invece, sarà possibile mantenere il conto corrente presso la Banca A, indebitarsi con un mutuo presso la Banca B, e fare in modo che le rate del mutuo della Banca B siano domiciliate presso il primo istituto di credito.
Polizze vita: le banche dovranno presentare almeno due diversi preventivi di polizze non riconducibili allo stesso istituto, permettendo così al cliente di poter confrontare la convenienza dei contratti. Nell’ottica del solito colpo al cerchio e uno alla botte, pertanto, le banche potranno continuare a sottomettere la sottoscrizione di un mutuo al vincolo della sottoscrizione di una polizza vita, pur fornendo una doppia opzione. Ancora ignoti sono tuttavia i tecnicismi di scelta delle polizze da confrontare: il rischio, per i consumatori, è che il tutto si traduca in un esercizio di formalità da parte delle banche, con scarsi (o nulli) risparmi concorrenziali.
Assicurazioni auto: per risparmiare sull’assicurazione arrivano i bonus sull’inserimento sulla scatola nera, e su un dispositivo che misura il tasso alcolemico che possa rilevare l’idoneità fisica del guidatore. Spariscono tuttavia i risarcimenti facili sui colpi di frusta, e per tutti i danni fisici lievi. Chi simula il danno fisico rischia inoltre il carcere da 1 a 5 anni. Anche circolare senza polizza RCA diventerà più rischioso, con nominativi segnalati a polizia e prefetto. Viene inoltre cancellato il taglio del 30% della somma risarcita se l’auto è riparata da officine di fiducia. Insomma, al di là della sola possibilità di risparmio grazie alla presenza dell’installazione combinata della scatola nera o del dispositivo di misurazione dell’alcol nel sangue, ci sembra che le novità non vadano a sostanziale vantaggio dei consuamtori, anzi: molti dubbi vi sono sulla validità della scomparsa degli indennizzi per costi lievi. Ci aspettiamo, in cambio, una forte riduzione dei costi dei contratti assicurativi. Sarà così?
Azioni di classe: le class action non saranno più di competenza del tribunale delle imprese. Rimangono invece le azioni di nullità per il risarcimento del danno e violazione delle norme anti trust UE. Considerato che fino ad ora le class action non hanno avuto grandissima fortuna nei confini italiani, non riteniamo che questa novità possa comportare una decisiva spinta per una loro migliore applicazione.
Concorrenza: la presidenza del Consiglio potrà raccogliere le segnalazioni di autorità indipendenti in materia di concorrenza e predisporre di seguito le iniziative opportune di coordinamento amministrativo dell’azione dei ministeri. Si tratta della formalizzazione di un intento che, sostanzialmente, il governo poteva già vantare. Niente di particolarmente nuovo sotto la luce del sole.
Pieno auto: viene cancellata la commissione sul rifornimento di carburante fino a 100 euro pagato con la carta di credito o con il bancomat. La novità riguarda soprattutto le carte di credito, visto e considerato che molte banche hanno già azzerato le commissioni sui bancomat.
Clausole vessatorie: spariscono le clausole vessatorie nei contratti tra professionisti e consumatori e integrazione con sanzioni fino a 50 mila euro per chi non rispetta la legge. Pertanto, il professionista o l’imprenditore che inserisce clausole vessatorie nei contratti e che poi, una volta scoperto, non si attiene a quelle che saranno le disposizioni dell’Antitrust, rischia una multa particolarmente ingente. Si spera che il provvedimento possa essere un chiaro deterrente nei confronti di queste pratiche sgradite.
Rating sulla legalità: nasce il rating sulla legalità per le imprese, un albo creato presso l’Antitrust che premierà le società in regola con il fisco, e maggiormente impegnate a contrastare l’evasione. Il punteggio più alto consentirà l’accesso a finanziamenti pubblici e prestiti bancari.