Ocse: monito all’Italia sulle tasse
In Primo Piano — By Ufficio Stampa on 2013/02/18 11:29Ridurre le distorsioni e gli incentivi all’evasione diminuendo “le alte aliquote fiscali”. Tassare “una più ampia gamma di esternalità ambientali” e “riaffermare la volontà di evitare i condoni”. Queste le raccomandazioni all’Italia contenute nel rapporto Ocse ‘Going for Growth 2013′. Tra le priorità indicate dall’Ocse all’Italia per riprendere la strada della crescita, c’é proprio quella di “migliorare l’efficienza del sistema tributario”. “Il cuneo fiscale sui lavoratori a basso reddito – afferma l’organizzazione – è elevato, il codice fiscale è estremamente complicato e l’evasione è alta”. Tra le azioni intraprese finora, l’Ocse ricorda “alcuni aumenti necessari delle tasse che riguardano soprattutto le imposte indirette” e ricorda l’introduzione dell’Imu. Oltre alle riforme fiscali, l’Ocse chiede anche all’Italia “di ridurre le barriere alla concorrenza, proseguendo con le privatizzazioni ed eliminando i legami di proprietà tra governi locali e fornitori di servizi”. Secondo lo studio dell’Ocse, inoltre, l’Italia deve “proseguire la riforma del mercato del lavoro rendendo più flessibili le assunzioni e i licenziamenti e accorciando i tempi dei procedimenti giudiziari, realizzando contemporaneamente la rete universale di protezione sociale già in programma”. Nel capitolo che l’Ocse dedica all’Italia nel lungo rapporto biennale concentrato sull’importanza delle riforme strutturali a livello internazionale, l’organizzazione, infatti, invita Roma a “proseguire il riequilibrio della tutela del lavoro, spostandola dalla protezione del posto di lavoro a quella del reddito del lavoratore”. Tutti i Paesi, compresi quelli che le hanno già intraprese come l’Italia, devono attuare riforme strutturali “importanti perché stimolano la crescita e il benessere, ma anche perché possono restituire respiro alle politiche macroeconomiche, conclude l’Istituto parigino.