Liberalizzazioni: la proposta Monti su commercio e consumatori
Archivio Notizie, In Primo Piano, Press — By admin on 2012/01/12 13:36Arrivano i saldi liberi tutto l’anno? Cidec, siano ‘all’americana’. Cosi come sono non funzionano
“I numeri parlano chiaro: i saldi così come sono concepiti non funzionano più, il sistema è ormai superato e va rivisto”. E’ il commento del presidente nazionale della Cidec, Paolo Esposito, alla notizia della liberalizzazione delle vendite promozionali. “I saldi siano all’americana ? propone il presidente della Confederazione Italiana dei Commercianti ? con facoltà del commerciante, nei periodi festivi di maggiore afflusso dei consumatori, di organizzare vendite speciali. Immagino, ad esempio, agli sconti prima del Natale, una innovazione che potrebbe accorciare la distanza tra la normativa attuale, che viene in molti casi disattesa, e il volere comune dei consumatori. In questo modo si eviterebbero i finti saldi, gli escamotage di chi aggira le regole e il flop delle vendite natalizie. Quello attuale ? commenta Esposito ? è un sistema farraginoso e anacronistico che non fa gli interessi né dei commercianti né dei consumatori”. “Prendiamo esempio dall’America ? continua – dove la filosofia dei saldi e delle promozioni è forte, dove ogni cosa può essere comprata ad un prezzo più basso, basta aspettare il momento giusto e “trovare l’occasione””. Per Esposito, il nostro mercato non è ancora pronto ad una liberalizzazione totale come quello delle grandi città americane, “nonostante tutto vada in questa direzione, ma ci vuole gradualità anche per non disorientare i consumatori. Oggi l’unico obiettivo deve essere quello di non paralizzare il mercato in regole ferree ma di mettere in atto nuove iniziative volte a risollevare e a rilanciare i consumi. La normativa sui saldi – continua Esposito ? necessita di un adeguamento. Lo dimostra il flop dei saldi di questa prima settimana di gennaio. Anticipare i saldi significherebbe dare una boccata di ossigeno ai commercianti che si trovano a fare i conti con scadenze da onorare e con una clientela che, sfiduciata, ha ridimensionato il proprio budget. Qualunque iniziativa tenti di risollevare i consumi andando incontro ai cittadini è da condividere”.
***********************
Nonostante le smentite, è stata diffusa una prima bozza che riporta in 28 articoli le possibili liberalizzazioni che l’esecutivo tecnico potrebbe trasformare in decreto entro il 20 gennaio. Spicca anche una norma sull’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori con un nuovo comma 1bis. In caso di incorporazione o di fusione di due o più imprese che occupano un numero di dipendenti pari o inferiore a 15, l’obbligo di reintegro scatterebbe solo se il numero complessivo di lavoratori è sopra i 50. Un altro capitolo riguarda la “promozione della concorrenza nei servizi pubblici locali”. L’Antitrust vigilerà infatti sulla reale liberalizzazione e sull’effettiva concorrenza nei servizi erogati dagli enti locali: trasporto pubblico e servizi integrati, ad eccezione dell’acqua. Le competenze resterebbero all’Autorità per l’energia elettrica e il gas. Per il commercio sono previsti saldi liberi tutto l’anno, senza vincoli di sconti e durata, per negozi grandi e piccoli e senza avviso al Comune. E’ quanto è contenuto nell’articolo 2 della bozza, riservato alla “Libertà di praticare sconti”: “ogni impresa commerciale? può decidere in autonomia il periodo nel quale effettuare sconti, saldi e vendite straordinarie, la durata delle promozioni e l’entità delle riduzioni”. Anche le vendite “straordinarie” sono ricomprese nella generale possibilità offerta agli esercenti di decidere come, quando, per quanto tempo offrire alla clientela merce ribassata. Abolite, in modo definitivo, le tariffe professionali. Architetti, avvocati, commercialisti che le usavano ancora, ma solo come riferimento, potrebbero essere chiamati a farne a meno. “Sono abrogate tutte le tariffe professionali, sia minime sia massime”, comprese quelle dei notai, si specifica nell’articolo 7. I professionisti (con esclusione dei medici del servizio nazionale) “concordano in forma scritta con il cliente il preventivo per la prestazione richiesta”. Il praticantato per l’accesso alle professioni, invece, potrà essere svolto nell’ultimo biennio di studi universitari. Più in generale, abrogate “autorizzazioni, licenze, nulla osta” per l’avvio di un’attività economica.