Lavoro: Unioncamere, 152mila assunzioni entro marzo

Archivio Notizie, Attualità, Press — By on 2012/01/20 13:36

Ma aumentano i licenziamenti


Sono 152mila le assunzioni programmate dalle imprese dell’industria e dei servizi tra gennaio e marzo, circa 60mila in piu’ di quelle rilevate per l’ultimo trimestre dello scorso anno: un terzo di questi riguardera’ inoltre gli under 30. A prevederlo e’ il Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro che, per la prima volta nell’analisi riguardante i programmi occupazionali delle imprese dell’industria e dei servizi, introduce per il I trimestre 2012 un nuovo elemento di conoscenza: le uscite di personale dipendente attese nello stesso periodo, pari a 227.500 unita’. A seguito di tali uscite, si determina un saldo negativo di 75mila unita’, equivalenti a un calo dell’occupazione dipendente nell’industria e nei servizi dello 0,7%. Unioncamere spiega che “a oltre 66mila neo-assunti dalle imprese dell’industria e dei servizi (pari al 34% del totale), le imprese proporranno contratti a tempo indeterminato. I contratti a termine copriranno oltre il 56% delle entrate previste, per complessive 85.600 assunzioni, mentre l’apprendistato verra’ proposto a circa 10mila unita’ pari al 6,4% delle entrate. Delle 152mila entrate previste, una quota in sensibile aumento rispetto ai trimestri precedenti interessera’ le figure di alto profilo (intellettuali, scientifiche e tecniche), delle quali si prevedono complessivamente 34mila assunzioni”. L’incremento, strettamente congiunturale, non riflette pero’ un miglioramento del mercato del lavoro, che, anzi, dalla seconda meta’ del 2011 ha manifestato un progressivo peggioramento. A determinare la crescita della domanda e’ il fatto tradizionalmente a inizio anno viene riattivata una parte rapporti di lavoro a termine scaduti a chiusura dell’anno precedente. A realizzare tali assunzioni sono 107.300 imprese dell’industria e dei servizi, pari al 7% del totale di quelle con almeno un dipendente operanti su tutto il territorio nazionale. Il 10% circa di quelle che esportano e il 15% di quelle che innovano hanno infatti programmato almeno una assunzione nei primi tre mesi del 2012. La motivazione che spinge il 44% delle imprese che assumeranno e’ innanzitutto la necessita’ di sostituire dipendenti in uscita (temporanea o meno), di riattivare contratti in scadenza o di prevedere una stabilizzazione del lavoratore rispetto a una precedente forma contrattuale “atipica”. Per un 12% delle imprese, le assunzioni sono invece legate esclusivamente ad attivita’ o lavorazioni stagionali. Non trascurabile e’, tuttavia, la quota di imprese che ha programmato assunzioni per far fronte a un picco di domanda (32% circa, con un 40% nell’industria). Delle quasi 152.100 entrate programmate, 125.700 saranno a carattere non stagionale e 26.400 stagionale (2.300 in meno di quanto previsto a fine 2011). Il 34% delle assunzioni (pari a 51.700 unita’) avverra’ nell’industria, mentre il 66% (per complessive 100.400 unita’) nei servizi. All’interno di questo settore, dopo le costruzioni (con oltre 18mila assunzioni), il maggior numero di entrate interessera’ le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo (oltre 6.200), quelle alimentari (con piu’ di 5.400 unita’ delle quali 2.500 a carattere stagionale), quelle della meccanica e dei mezzi di trasporto (quasi 4.600) e dal tessile-abbigliamento (3.700). Tra i servizi, alta la richiesta proveniente dalle attivita’ turistico-alberghiere e della ristorazione (20.500 le entrate previste, 8.200 delle quali a carattere stagionale). Segue il commercio al dettaglio (16.700), i servizi operativi alle imprese (quasi 12mila) e i trasporti (8.300). A livello dimensionale, il primato delle entrate va alle imprese con meno di 50 dipendenti, che hanno messo in cantiere di effettuare quasi 93mila assunzioni entro fine marzo. Altre 43.800 si dovranno alle imprese con almeno 250 dipendenti, mentre sotto tono e’ la domanda proveniente dalle aziende con 50-249 dipendenti, che prevedono di assumere 15.600 unita’. In termini relativi, rispetto al IV trimestre del 2011 aumenta inoltre l’incidenza delle assunzioni programmate dalle imprese localizzate nelle regioni meridionali (che passano dal 23% al 27% delle entrate totali), essenzialmente a causa di un piu’ elevato turnover.

Lavoro: Unioncamere, 152mila assunzioni entro marzo

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