Lavoro: ecco la riforma, tutte le novità

Archivio Notizie, In Primo Piano, Press — By on 2012/03/15 10:59

La riforma del mercato del lavoro prende forma. Ieri, in un vertice con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, il ministro Elsa Fornero ha illustrato la sua proposta sui licenziamenti. Il diritto al reintegro nel posto di lavoro previsto dall’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori resterebbe solo nel caso dei licenziamenti discriminatori. Per quelli per motivi economici ci sarebbe invece solo un indennizzo, mentre per quelli disciplinari sarebbe il giudice a decidere se il lavoratore debba essere reintegrato oppure indennizzato, sul modello tedesco. Si prevede inoltre un tetto al risarcimento in caso di reintegro, che dovrebbe essere di 24 mesi. E’ quanto anticipa oggi il Corriere della Sera che pubblica il documento sulla riforma presentato ieri dal Governo alle parti sociali.

Il documento sui contratti. Anche questo e’ stato mandato da Fornero alle parti sociali, come quello sugli ammortizzatori sociali. Molte le novita’. Accanto al contratto a tempo indeterminato, che resta la forma normale di lavoro, il contratto di apprendistato diventerebbe il canale principale di ingresso al lavoro, mentre resterebbero 7 tipi di contratto a termine ma sarebbero piu’ difficili da utilizzare.

Apprendisti solo se l’azienda assume Si parte dalla riforma Sacconi e si aggiungono alcuni correttivi. Le aziende potranno assumere apprendisti beneficiando del fortissime agevolazioni sui contributi solo se dimostreranno di avere stabilizzato a tempo indeterminato una parte di quelli assunti in precedenza.

Contratto a termine piu’ costoso Ci sara’ una “maggiorazione contributiva” (aliquota dell’1,4%) sui contratti a termine che l’azienda potra’ recuperare, sotto forma di “premio di stabilizzazione”, se assume il lavoratore a tempo indeterminato.

Piu’ contributi sui co.co.pro. Sui contratti a progetto verra’ “introdotto un incremento dell’aliquota contributiva” all’Inps, cosi’ da proseguire l'”avvicinamento alle aliquote previste per il lavoro dipendente” (33%).

Stretta sulle partite Iva. Per contrastarne l’abuso, la Fornero pensa a “norme rivolte a far presumere, salvo prova contraria, il carattere coordinato e continuativo della collaborazione tutte le volte che duri complessivamente piu’ di sei mesi nell’arco di un anno”.

Bonifica delle associazioni in partecipazione. Potranno ricorrere a questa forma di lavoro solo le “piccole attivita'”, fino a 5 persone, compreso l’associante, fatte salve le associazioni in ambito familiare.

Part time, job on call e voucher. Per ogni variazione di orario in attuazione delle “clausole elastiche del part-time” scattera’ un “obbligo di comunicazione amministrativa”.

Resta l’indennita’ di mobilita’. Rispetto al documento sugli ammortizzatori, nell’incontro di ieri, i sindacati avrebbero ottenuto da Fornero la disponibilita’ ad allungare la fase transitoria dal 2015 al 2016-17, prima dell’andata a regime del nuovo sistema. Nel quale, inoltre, dovrebbe sopravvivere l’indennita’ di mobilita’ che sussidierebbe il lavoratore terminata l’Aspi, la nuova indennita’ di disoccupazione.

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