La Sardegna ‘zona franca’, da giugno addio all’Iva
Attualità — By Ufficio Stampa on 2013/02/25 15:24La Sardegna dice addio all’Iva e si trasforma in zona franca. L’anticipazione arriva da Panorama che sul proprio sito cita una lettera inviata dal presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, al presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al presidente del Parlamento Europeo, al Consiglio dei Ministri e alle autorità doganali. Missiva con la quale avviene appunto la comunicazione di quanto deliberato dalla Regione. “Entro il termine perentorio del 24 giugno 2013, si comunica che la Regione Autonoma della Sardegna con delibera del 7 febbraio 2013 ha stabilito l’attivazione di un regime doganale di zona franca esteso a tutto il territorio regionale. Si chiede pertanto la modifica del regolamento prevedendo che tra i territori extra-doganali dell’Italia sia indicato anche il territorio della Sardegna isole minori comprese”. E’ la richiesta ufficiale inviata lo scorso 12 febbraio dal Presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, al Presidente della Commissione Europea, Josè Manuel Barroso, al presidente del Parlamento Europeo, al Consiglio dei Ministri, alle autorità doganali e nella quale si comunica ufficialmente che la Regione Sardegna diventerà come Livigno: tax free, zona franca. Una svolta epocale per il territorio sardo resa possibile dai presupposti normativi del Trattato di Lisbona che prevede l’impegno dell’Unione Europea nel ridurre il divario economico e sociale tra le regioni, in base al Decreto legislativo 75 del 1998 e ai sensi dell’articolo 1 della Costituzione della Repubblica Italiana. “L’istituzione della zona franca – scrive nella delibera il presidente Cappellacci – consente di compensare lo svantaggio relativo alla natura insulare e ultraperiferica della Sardegna, di limitare il fenomeno dello spopolamento dell’isola e di mantenere la pace sociale”. Nella delibera il presidente spiega che si è resa necessaria l’attivazione della zona franca, per arginare la crisi che continua ad investire i settori produttivi della Sardegna e larghe fasce della popolazione con gravissimi disagi di tipo sociale e economico. Tra le zone interessate dalla crisi sia quelle rurali che quelle di transizione industriale ma anche le regioni che presentano permanenti svantaggi naturali e demografici come i territori settentrionali a bassissima densità di popolazione, le aree insulari e di montagna. Ma nella richiesta ufficiale inviata alla Commissione Europea e alle Dogane, si precisa che la decisione di trasformare la Sardegna in zona franca è stata presa da 240 Comuni dell’isola che hanno tutti deliberato per l’attivazione della “tax free”. Il primo comune a diventare la nuova Livigno dell’isola è stato Portoscuso che ormai da mesi, ha ottenuto anche il riconoscimento ufficiale di zona franca dalle Dogane.