Istat, a novembre inflazione in lieve calo
Archivio Notizie, Attualità, Press — By admin on 2011/12/16 13:36Ma il carrello della spesa costa di più
Si arresta a novembre la corsa dell’inflazione. Il mese scorso l’indice nazionale dei prezzi al consumo ha registrato un calo dello 0,1% rispetto a ottobre, e un aumento del 3,3% su base annuale. Resiste ma si attenua ? spiegano i tecnici dell’Istat – l’effetto dell’aumento dell’aliquota per l’Iva ordinaria, passata dal 20 al 21%. L’inflazione acquisita per il 2011 si stabilizza al 2,7%, mentre quella di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,4% dal 2,5% di ottobre. Al netto dei soli beni energetici, invece, il tasso di crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo è stabile al 2,4%. Effetti di contenimento dell’inflazione derivano, a novembre, sottolinea l’istituto, dalla flessione congiunturale dei prezzi dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (-1,1%), in particolare dei ricettivi e di ristorazione (-1,4%), nonché al calo su base mensile dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (-1,0%). Per contro, effetti di sostegno al tasso d’inflazione derivano dagli aumenti congiunturali dei prezzi dei beni alimentari non lavorati (+1,5%) e dei beni energetici non regolamentati (+0,9%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano i trasporti (+6,9%), l’abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+6,3%) e le bevande alcoliche e tabacchi (+6,0%). In flessione risultano i prezzi delle comunicazioni (-1,2%). L’indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell’Unione Europea (Ipca) diminuisce dello 0,1% su base mensile e aumenta del 3,7% su base annua, con una decelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a ottobre 2011 (+3,8%). A livello territoriale, Potenza (+5,3%) e Venezia (+4,1%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto a novembre 2010. Le variazioni più moderate riguardano Firenze (+2,6%), Campobasso, Palermo e Cagliari (per tutte e tre +2,7%). Liberalizzazioni e aumenti di Iva e accise, però, spingono in alto il costo del carrello della spesa, il gruppo di prodotti acquistati con maggior frequenza. A novembre il carrello della spesa, il raggruppamento dei prodotti acquistati con più frequenza (dal cibo ai carburanti) registra un aumento annuo del 4,2%, superiore a quello di ottobre (4,1%) e all’inflazione di novembre (+3,3%). Lo comunica l’Istat. E’ il rialzo maggiore dall’ottobre del 2008. A novembre i prodotti alimentari e le bevande analcoliche, normalmente acquistati nella grande distribuzione, hanno registrato un forte rincaro, con i prezzi saliti su base mensile dello 0,7% e in termini tendenziali del 3,1%.