Inflazione “rivista” al ribasso

Attualità — By on 2013/05/14 10:03

Ad aprile l’inflazione su base annua “crolla”, con la crescita che si ferma all’1,1% dall’1,6% di marzo. Lo rileva l’Istat che ha rivisto al ribasso le stime preliminari (+1,2%). Su base mensile l’indice dei prezzi al consumo resta invece fermo. Il forte rallentamento e’ dovuto principalmente alla frenata registrata per i beni energetici. Il forte rallentamento è spiegato principalmente dalla frenata dei prezzi dei beni energetici che calano del 2,1% rispetto a marzo e registrano una diminuzione dello 0,9% su base annua (dal +3,4% di marzo). L’inflazione acquisita per il 2013 e’ pari all’1%. Ad aprile l’inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende all’1,2% (era +1,4% a marzo). Al netto dei soli beni energetici, la crescita tendenziale dell’indice dei prezzi al consumo rallenta all’1,3% (dall’1,5% del mese precedente). Rispetto ad aprile 2012, il tasso di crescita dei prezzi dei beni scende ulteriormente, portandosi allo 0,9%, dall’1,7% di marzo e quello dei prezzi dei servizi si attesta all’1,4% (era +1,7% nel mese precedente). Pertanto, dopo essersi azzerato a marzo, il differenziale inflazionistico tra servizi e beni sale a cinque decimi di punto percentuale, tornando positivo per la prima volta da ottobre 2010. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo aumenta ad aprile dello 0,3% su base mensile e dell’1,3% su base annua (dall’1,8% di marzo), confermando le stime preliminari. L’indice Ipca a tassazione costante aumenta dello 0,3% sul piano congiunturale e dell’1,1% su quello tendenziale. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, non varia su base mensile e cresce dell’1,1% su base annua.

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