In Umbria la nuova legge regionale sul commercio

Dal Territorio — By on 2013/01/22 12:00

E’ stato presentato il nuovo disegno di legge della Giunta regionale umbra in tema di commercio. L’atto interviene in maniera sostanziale sul contenuto di tre leggi regionali: Commercio in sede fissa, Commercio su aree pubbliche, Distribuzione dei carburanti per autotrazione. Per quanto riguarda il commercio fisso, rimangono invariate le dimensioni di esercizi di vicinato, mentre viene estesa la procedura della Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) anche alle medie strutture inferiori M1 (fino a 251 mq), oggi soggette ad autorizzazione e silenzio assenso dopo 90 giorni dalla presentazione della domanda. La Regione, insieme a Governo e enti locali, promuove intese o concludono accordi per definire modalità di cooperazione organizzativa e gestionale per la funzionalità e l’operatività del sistema di sportelli unici e per l’attivazione di strumenti di controllo.

Una delle novità è l’introduzione della tipologia di ‘negozio storico’, cioè quelle attività commerciali aventi valore storico, artistico, architettonico ed ambientale. I comuni avvieranno le operazioni per il riconoscimento del titolo seguendo le modalità e le procedure stabilite dalla Regione. La Giunta regionale, anche avvalendosi delle Camere di Commercio o di enti di formazione rappresentativi, ha dato il via ha nuovi corsi professionali. Per quanto concerne il settore non alimentare viene introdotta la possibilità di riconoscimento di punteggi, legati alla qualifica professionale riconosciuta, per la partecipazione a bandi regionali e comunque a fondi di sostegno. Sulla disciplina dei centri commerciali, la novità e’ rappresentata dalla previsione della Scia nei casi di diversa articolazione interna della superficie di vendita degli esercizi commerciali, salvo il superamento degli standard urbanistici e di viabilità.Le disposizioni verranno dettate dalla regione e l’autorizzazione decade nel caso di mancato avvio dell’attività entro due anni dalla scadenza del permesso di costruire o del relativo piano attuativo. Per quanto riguarda la questione delle vendite promozionali viene prevista la possibilità, per la Regione, di consentire il superamento del divieto di effettuare tali vendite nei 30 giorni precedenti i saldi.

Nel testo viene introdotta la definizione di ”Hobbisti”, ovvero di coloro che vendono, barattano, propongono o espongono, in modo saltuario ed occasionale, merci di modico valore, comunque che non superino il prezzo unitario di 250 euro. E’ previsto il rilascio di un tesserino da parte del Comune che è chiamato ad annotare ogni singola partecipazione ai mercati destinati agli hobbisti. L’esercizio dell’attività del commercio su aree pubbliche viene subordinata alla dichiarazione di regolarità contributiva (Durc), pena la sospensione o la decadenza dei titoli

 

Comments are closed.