Imu e Tasi, oggi è l’ultimo giorno utile per pagare le tasse sulla casa
News Utili — By cidec on 2017/12/18 15:01Imu e Tasi, oggi lunedì 18 dicembre 2017 scadono i termini per il pagamento della seconda rata. La scadenza sarebbe in realtà fissata a sabato 16 dicembre, ma per motivi di calendario quest’anno ci sarà tempo fino al 18. Le imposte sugli immobili sono state abolite sulla prima casa ma restano per i proprietari delle case di lusso, degli immobili strumentali come negozi, capannoni e uffici, e per quelli delle seconde e terze case. Venticinque milioni di proprietari di immobili diversi dall’abitazione principale dovranno versare il saldo per l’Imu-Tasi.
Un appuntamento col Fisco che secondo i calcoli della Cgia di Mestre costerà agli italiani complessivamente 9,9 miliardi di euro. Lo sforzo più importante ricadrà sui proprietari di seconde e terze case che saranno chiamati a versare ai Comuni 5,3 miliardi di euro. I possessori di capannoni, di uffici e di negozi, invece, dovranno pagare 4,5 miliardi di euro, mentre i proprietari di una casa di pregio che viene utilizzata come abitazione principale corrisponderanno all’amministrazione comunale dov’è ubicato l’edificio 36,8 milioni di euro. A livello territoriale sarà la Lombardia a dare il contributo economico più importante: tra l’Imu sulle case di lusso (7 milioni di euro), l’Imu e Tasi sugli immobili strumentali (1 miliardo) e sulle seconde/terze case (786 milioni), i lombardi verseranno nell’insieme 1,8 miliardi di euro. Al secondo posto di questa singolare graduatoria troviamo i laziali che dovranno corrispondere 1,2 miliardi di euro, mentre sul terzo gradino del podio dei più tartassati troviamo gli emiliano-romagnoli che saranno costretti a metter mano al portafogli per un importo complessivo di 855 milioni di euro.
Il versamento della seconda rata Imu-Tasi deve essere eseguito a saldo dell’imposta dovuta per l’intero anno, con eventuale conguaglio sulla prima rata versata, sulla base delle delibere comunali pubblicate alla data del 28 ottobre 2017 sul sito del Dipartimento delle Finanze. I Comuni non inviano nulla di precompilato a casa per cui spetta ai contribuenti compilare il bollettino. E’ possibile utilizzare quello postale oppure il modello F24 disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate. E’ bene ricordare che, anche se Imu e Tasi riguardano lo stesso immobile, occorre compilare due moduli distinti (per l’F24 due diverse righe) indicando i diversi codici di riferimento dei tributi.
Ma non è tutto perché il 27 dicembre scade anche il termine ultimo per effettuare il versamento dell’acconto Iva 2017, a prescindere che l’azienda avesse optato per la liquidazione mensile o trimestrale. Esistono tre metodi per procedere con il calcolo dell’acconto Iva da versare: metodo storico, previsionale o analitico.
– Chi sceglierà il metodo storico dovrà versare l’88% dell’importo complessivamente dovuto l’anno precedente
– Per quanto riguarda il metodo previsionale, l’importo si basa su una stima delle operazioni che l’azienda ritiene di effettuare fino al 31 dicembre, sempre con la percentuale dell’88%,
– Il metodo analitico invece consente il versamento di quanto complessivamente dovuto sulla base delle operazioni effettuate fino al 20 dicembre con un acconto Iva pari al 100% dell’importo.