Imprese: Istat, vendite all’estero +11% tra 2010 e 2012
In Primo Piano — By Ufficio Stampa on 2013/02/20 15:01Tra gennaio-novembre 2010 e gennaio-novembre 2012 le 45 mila imprese manufatturiere esportatrici italiane hanno complessivamente auumentato le vendite all’estero di circa l’11%. E’ quanto emerge dal primo rapporto sulla competitivita’ dei settori produttivi diffuso oggi dall’Istat. Circa meta’ delle imprese considerate ha aumentato le proprie esportazioni per un valore complessivo di 56 miliardi di euro, le altre invece le hanno ridotte per 30 miliardi di euro. Il 35,7% delle imprese (circa 16 mila unita’) ha aumentato l’export sia verso l’area Ue sia verso i paesi extraeuropei; il 16% (circa 7.200 unita’) ha invece diminuito le vendite in entrambe le aree di sbocco. Un numero rilevante di imprese (circa 9 mila, il 20% del totale) ha incrementato le vendite all’estero, consolidando la propria posizione nell’Ue ma perdendo posizioni verso l’area extra Ue. er una impresa su quattro, ovvero per il 25% delle piccole aziende che guardano all’export, le dimensioni rappresentano un problema. E’ quanto emerge dal primo rapporto dell’Istat sulla competitività dei settori produttivi. La quota scende al 20% per le medie imprese. Il rapporto, presentato nel corso dell’undicesima conferenza nazionale di statistica, spiega che “quando la dimensione è sentita come un ostacolo, la causa è legata a una generale percezione di limitate capacità organizzativo-manageriali nell’operare su scala internazionale più che all’impossibilità di far fronte a una domanda elevata o a problemi di efficienza tecnica (compressione dei costi)”. Mentre, emerge sempre dal dossier, “un’impresa della manifattura su due ritiene che per espandere le esportazioni ci sarebbe bisogno di ulteriori misure di garanzia o di agevolazione del credito all’export”.