Disoccupati, l’aumento è senza fine. Istat: dal 1977 sono 1,5 milioni in più
In Primo Piano — By Ufficio Stampa on 2013/04/26 10:21Quasi un milione e mezzo di disoccupati in più in 35 anni. In particolare, il numero dei senza lavoro è cresciuto da 1 milione 340 mila del 1977 a 2 milioni 744 mila del 2012 con un tasso passato dal 6,4% al 10,7% (secondo il Fmi supererà il 12% l’anno prossimo). L’incremento ha interessato sia la componente maschile (+863mila) sia quella femminile (+541mila). Il dato è stato diffuso dall’Istat, che ha ricostruito le serie storiche trimestrali e di media annua dal 1977 ad oggi dei principali aggregati del mercato del lavoro. A pagare il prezzo più alto sono sempre i giovani. Il tasso di disoccupazione dei 15-24enni è salito dal 21,7% del 1977 al 35,3% del 2012. L’aumento ha coinvolto sia gli uomini sia le donne: per i primi, il tasso è cresciuto dal 18,1% al 33,7%, per le seconde dal 25,9% al 37,5%. A livello geografico, il Mezzogiorno ha mostrato la crescita maggiore, con il tasso più che raddoppiato: dall’8,0% del 1977 al 17,2% del 2012. Negli ultimi 35 anni l’incidenza degli occupati in agricoltura sul totale risulta più che dimezzata passando dall’11% del 1977 al 3,9% nel 2010. Anche la quota di occupati nell’industria ha registrato una forte diminuzione, pari a quasi 10 punti percentuali, passando dal 38,4% dell’occupazione totale nel 1977 al 28,5% nel 2010. Il processo di terziarizzazione, sottolinea l’Istat, ha caratterizzato l’intero periodo portando nel 2010 la quota di occupati nei servizi al 67,6% del totale (50,6% nel 1977).