Dalle bollette all’Rc auto, raffica di aumenti nel 2018: “Stangata da 1.038 euro”
Attualità — By cidec on 2018/02/16 18:45
Una stangata da 1.038 euro a famiglia: questo il salasso che nel 2018 peserà sulle tasche degli italiani. Ad aggiungersi ai tanto discussi due centesimi dei sacchetti della spesa, troviamo gli aumenti delle bollette della luce (+5,3%) e del gas (+5%), mentre l’Arera, ha deliberato che saranno gli stessi consumatori a pagare le somme non erogate dai clienti morosi (parliamo di circa un miliardo di euro).
La denuncia arriva attraverso un comunicato ufficiale di Adusbef: “Una delibera dell’Autorità (Sic) dell’energia, appena denominata Arera da quando ha rilevato oltre agli acquedotti anche l’area rifiuti, ha stabilito come ripartire fra tutti gli oneri generali di sistema, una parte parafiscale della fattura elettrica, non pagati dai consumatori morosi, socializzando così i crediti insoluti in aggiunta alle bollette della luce già cariche di risarcimenti, di oneri, di voci e di incentivi, un nuovo capitolo, per spalmare sui consumatori i rimborsi alle società elettriche di distribuzione dell’energia elettrica di buona parte del buco creato da parte di chi evade la bolletta della luce”.
Già nel mese di dicembre l’associazione dei consumatori aveva lanciato l’allarme stangata per i consumatori, ma adesso che il salasso è arrivato a superare i mille euro, per le famiglie italiane si fa davvero dura. Ecco tutti gli aumenti elencati dall’Adusbef: “Oltre a luce e gas, nel paniere dei rincari troviamo 179 euro di generi alimentari; 25 di Rc auto; 38 di costi dei servizi bancari; 40 di tariffe autostradali; 97 di trasporti (sottostimati per i rincari dei prodotti petroliferi); 49 di Tari; 45 di servizi idrici; 156 euro di tariffe professionali ed artigianali; 18 di tariffe postali; 77 euro prodotti per la casa; 105 euro per libri e mense scolastiche; 55 euro ticket sanitari; 18 euro tassa Novamont, approvata ad hoc per regalare circa 480 mld di euro l’anno ad aziende ‘amiche dei governi” con la vana promessa di contrastare l’inquinamento con materiale non riciclabile al 60%”.
L’associazione chiede al Governo di monitorare questo aumento ingiustificato e insostenibile, oltre ad aver pubblicato una diffida indirizzata all’Arera, per aver deciso di spalmare i costi della morosità sulle bollette dei consumatori che hanno pagato regolarmente i propri consumi energetici.