Catania: Cidec, centro storico a rischio crac

Dal Territorio — By on 2013/08/26 13:56

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Centinaia di esercenti che faticano per non chiudere bottega: le tante ferite che segnano il centro storico – degrado, microcriminalità, mancanza di attrattive, eventi e manifestazioni di livello – sono anche il segno di un fallimento che riporta a galla responsabilità estese e trasversali. La politica e le scelte sbagliate e penalizzanti per i gestori dei locali, da una parte, e l’improvvisazione di imprenditori privi di una strategia finalizzata a un vero rilancio del centro con le sue attività, dall’altra. Il risultato in cassa è “disastroso”. L’estate 2013 porta il sigillo del declino, esito di un trend negativo iniziato tempo addietro. Il malcontento è degli operatori che aderiscono a Fipet (Cidec), con il presidente Roberto Tudisco. No all’alcool a basso costo, su questo tutti d’accordo. E una serie di richieste al sindaco Bianco: “Riportare i caffè concerto, vera attrazione turistica; riprendere i progetti dei parcheggi a piazza Alcalà, Carlo Alberto, Manganelli, pzz. le Raffaello Sanzio, prevedere collegamenti con il centro tramite i bus navetta, e rendere fruibili nelle ore notturne le strisce blu, soprattutto, dice Tudisco, ristabilire l’ordine pubblico e la sicurezza, come fatto in maniera tempestiva lo scorso giugno in occasione di gravi episodi di violenza, e ora magari intensificando i controlli, soprattutto da settembre quando la città si ripopolerà”.

L’ufficio Stampa Nazionale CIDEC

Caterina La Bella

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