Bonus asili nido, via alle domande per un contributo da 1.000 euro

News Utili — By on 2017/07/20 10:25

E’ arrivato il giorno per i genitori di bimbi e bimbe nati dal 1° gennaio 2016 per avanzare richiesta all’Inps per il bonus da 1.000 euro annui – senza limiti di reddito – che contribuisce a saldare le rette per gli asili nido oppure per l’assistenza domiciliare in caso di patologie gravi. E si è chiuso con quasi 20.000 domande, come ha reso noto l’Inps alle 17: “Risultano presentate complessivamente 19.788 domande, di cui 19.741 per il contributo per il pagamento di rette relative alla frequenza di asili nido pubblici e privati autorizzati”. Il budget totale assegnato è così pari a 10,6 milioni di euro, nel primo giorno.

La domanda, spiga l’Inps che gestisce i 144 milioni stanziati per l’occasione, può essere presentata dal genitore di un minore nato o adottato dal 1° gennaio 2016 in possesso dei requisiti richiesti.

Il bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, quindi suddividendo l’importo massimo di 1.000 euro in 11 mensilità da massimi 90,91 euro. L’accredito viene fatto direttamente al beneficiario che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata. In ogni caso, il bonus non potrà esser maggiore della retta. Bisogna poi fare attenzione perché il premio per l’asilo nido non è cumulabile con le detrazioni fiscali previste per la frequenza degli asili nido. Non è poi sovrapponibile al bonus infanzia (contributo asilo nido-baby sitting).

Nel caso in cui si richieda il bonus come rimborso delle mensilità da gennaio a luglio 2017, si dovranno indicare in un primo momento gli estremi della documentazione attestante l’avvenuto pagamento delle rette e successivamente allegare le ricevute di pagamento. Per ottenere il bonus anche per i mesi da settembre e dicembre 2017, si dovrà dichiarare nella domanda che il minore è già iscritto per l’anno scolastico 2017/2018. Nel caso in cui il bambino sia iscritto per la prima volta all’asilo nido da settembre 2017, si dovrà presentare con la domanda la prova dell’avvenuta iscrizione e del pagamento almeno di una retta di frequenza. Solo in caso di asilo nido pubblico potrà invece essere allegata la documentazione che dimostri l’inserimento del minore in graduatoria e la previsione del pagamento differito.

Il bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione prevede invece la presentazione da parte del genitore – che deve risiedere col bambino – di un attestato rilasciato dal pediatra che attesti per l’intero anno di riferimento “l’impossibilità del bambino a frequentare gli asili nido in ragione di una grave patologia cronica”. In questo caso, i 1.000 euro vengono versati in unica soluzione.

Il momento di presentazione della domanda farà la differenza in caso di superamento dei 144 milioni di fondi messi a disposizione per quest’anno.

I requisiti, da confermare alla presentazione della documentazioneogni mensilità rispetto a quanto dichiarato inizialmente, sono:

  • cittadinanza italiana;
  • cittadinanza UE;
  • permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo;
  • carte di soggiorno per familiari extracomunitari di cittadini dell’Unione europea; (art. 10, decreto legislativo 6 febbraio 2007, n. 30);
  • carta di soggiorno permanente per i familiari non aventi la cittadinanza dell’Unione europea (art. 17, d.lgs. 30/2007);
  • status di rifugiato politico o di protezione sussidiaria;
  • residenza in Italia;
  • relativamente al contributo asilo nido, il richiedente è il genitore che sostiene l’onere del pagamento della retta;
  • relativamente al contributo per forme di assistenza domiciliare, il richiedente deve coabitare con il figlio e avere dimora abituale nello stesso comune.

Le domande possono essere fatte a partire dalle 10 del 17 luglio 2017 e fino alle 23,59 del31 dicembre 2017, attraverso:

  • online all’INPS attraverso il servizio dedicato;
  • Contact center al numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile;
  • enti di patronat e intermediari dell’Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.

La quota è prevista anche per i genitori di bimbi affetti da patologie gravi che necessitano di assistenza a casa. C’è tempo fino alla fine dell’anno, ma in caso di richieste eccedenti i 144 milioni a disposizione farà fede la data di presentazione della richiesta. Nel primo giorno, 20mila domande.

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