Aumento Iva, il Governo studia contromosse
In Primo Piano — By Ufficio Stampa on 2013/05/20 09:45Un confronto con maggioranza, parti sociali ed enti locali per decidere le cose più urgenti da fare e le relative coperture finanziarie, nella consapevolezza che «tutto non si può fare e lo stop all’aumento dell’Iva può limitare lo spazio per altri interventi». Lo chiede Pier Paolo Baretta, sottosegretario all’Economia, che ribadisce anche la necessità di far uscire l’Italia dalla procedura per deficit eccessivo. Il primo problema riguarda l’aumento dell’IVA. Per il previsto ritocco dell’aliquota Iva dal 21 al 22%, programmato per luglio in base a una legge voluta dal governo Monti, è scattato il count down. Che ha messo in allarme le associazioni di consumatori e di categoria, sempre più consapevoli che il governo guidato da Enrico Letta, alle prese con le ristrettezze di bilancio, è sempre più orientato a non mettere mano alla normativa che introduce l’aumento dell’imposta. Il cui ritocco di 1 punto – si teme – si tradurrà in un bagno per i portafogli degli italiani con conseguenze a cascata sui consumi e sulla tenuta di molti esercizi commerciali, già messi a dura prova dalla crisi. “Da tempo chiediamo che il provvedimento venga cestinato – sottolinea il presidente nazionale Paolo Esposito in una nota – un modo per scongiurare un ulteriore, prevedibile, crollo dei consumi. In questo momento l’economia ha bisogno di ossigeno e l’ipotesi di aggravio dell’Iva provocherebbe esattamente l’effetto contrario”.