Aeroporti: varato il piano nazionale, al via il riordino degli scali

In Primo Piano — By on 2013/01/29 17:37

Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Corrado Passera ha emanato l’Atto di indirizzo per la definizione del Piano nazionale per lo sviluppo aeroportuale. Il provvedimento, che pone le basi per un riordino organico del settore, sara’ ora inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa. L’atto – che recepisce gli orientamenti comunitari e gli indirizzi governativi e parlamentari – sara’ ora inviato alla Conferenza permanente Stato-Regioni per la necessaria intesa e, successivamente, sara’ adottato con un apposito decreto dal Presidente della Repubblica. Tre le principali linee di indirizzo del Piano: l’individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, l’adozione di piani di riequilibrio economico-finanziario, l’incentivazione delle Reti Aeroportuali e la razionalizzazione dei servizi di navigazione aerea e dei servizi generali alla clientela (dalla semplificazione procedurale per un’approvazione più celere dei contratti di programma alla revisione di servizi come gli orari di apertura degli scali). “Nel nostro Paese – precisa una nota -sono attualmente operativi 112 aeroporti, di cui 90 aperti al solo traffico civile (43 aperti a voli commerciali, 47 a voli civili non di linea), 11 militari aperti al traffico civile (3 scali aperti a voli commerciali, 8 a voli civili non di linea), 11 esclusivamente a uso militare. L’atto di indirizzo, ”al fine di ridurre la frammentazione esistente e favorire un processo di riorganizzazione ed efficientamento, formula una proposta di individuazione degli aeroporti di interesse nazionale, che costituiranno l’ossatura strategica su cui fondare lo sviluppo del settore nei prossimi anni”. Dei 112 aeroporti italiani, il piano individua come di ‘interesse nazionale’ 31 scali (tra cui Malpensa, Fiumicino e Venezia), che saranno oggetto di interventi infrastrutturali. Per questi scali e’ previsto sia il mantenimento della concessione nazionale, sia la soluzione delle criticita’ relative al rilascio della concessione in gestione totale, ove essa sia mancante.
Gli aeroporti di interesse nazionale potranno inoltre essere interessati da un programma di infrastrutturazione che ne potenzi la capacita’, l’accessibilita’, l’intermodalita’, a partire da Roma Fiumicino (realizzazione di una nuova pista, potenziamento delle aree di imbarco e dei Terminal), Malpensa e Venezia (miglioramento dell’accessibilita’ delle strutture e della interconnessione con l’alta velocita’). Il potenziamento di diversi altri scali e’ previsto nel medio-lungo periodo.
L’atto di indirizzo, inoltre, non prevede la realizzazione di nuovi scali. Tale principio vale, ad esempio per Grazzanise (considerata la capacita’ di Napoli Capodichino di sostenere ulteriori aumenti di traffico e la possibilità di utilizzare lo scalo di Salerno) e Viterbo (i cui investimenti potranno essere usati per il potenziamento infrastrutturale di Fiumicino).

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